Il progetto realizzato da Autostrade per l’Italia aumenta la capacità di uno dei tratti più trafficati del Paese – 170.000 veicoli al giorno con picchi che superano i 200.000 transiti - fungendo da collegamento tra le più grandi direttrici del Nord Italia, parte integrante di due corridoi internazionali verso i Paesi del Nord Europa.
L’inaugurazione della nuova corsia si è tenuta ieri alla presenza, tra gli altri, dal Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, la Presidente di Autostrade per l’Italia Elisabetta Oliveri e l’Amministratore Delegato Roberto Tomasi.
“Il potenziamento della Milano-Laghi - afferma l’Ad Tomasi - è un progetto dall’alto valore simbolico: prima autostrada d’Italia e nodo strategico del Paese, dopo 100 anni di esercizio, la A8 segna un nuovo primato in termini di capacità e qualità del viaggio. Ancora una volta nel raggiungimento di questo obiettivo è stata fondamentale l’assetto sinergico del nostro Gruppo che ha visto schierate le diverse società controllate: a partire da Amplia per le costruzioni, grazie alla quale è stato possibile imprimere un’accelerazione ai lavori negli ultimi dodici mesi, incrementando la produttività molto più del doppio. Il nostro quadro di sinergie - che vede anche un importante ruolo di Tecne per l’ingegneria e Movyon per le tecnologie - rappresenta un modus operandi vincente che stiamo replicando su territorio nazionale per la messa a terra del piano industriale di Autostrade per l’Italia”.
L’intero progetto di potenziamento della A8 - portato a termine da Amplia, società del Gruppo Aspi e prima azienda di costruzioni per attività a livello nazionale - si caratterizza per un approccio innovativo, sia nella gestione delle fasi di cantiere che nella realizzazione di interventi a beneficio della qualità di vita del tessuto urbano, rendendo pertanto l’autostrada più longeva del paese un asset all’avanguardia nel segno della mobilità sostenibile. Si segnala inoltre la particolare attenzione data durante le lavorazioni al riutilizzo dei materiali di scavo (circa l’88% reimpiegato in attività di costruzione previste dall’intervento) e alla tutela delle acque (100% del sistema di drenaggio chiuso e controllato). È prevista anche la piantumazione pari a 10 ettari di specie arboree autoctone in prossimità dell’abitato che contribuirà a migliorare la qualità dell’aria, con una riduzione delle emissioni di polveri sottili fino al 40%.