Giovedì 29 febbraio 2024, alle ore 22, sarà attivata la nuova barriera di Ventimiglia. Lo comunica Autostrada dei Fiori, società concessionaria delle tratte autostradali A10 Savona-Ventimiglia (confine francese) e A6 Torino- Savona. La conclusione dei lavori è prevista per aprile 2025.
La barriera presenta importanti migliorie tecnologiche e l’attivazione del Telepedaggio europeo che consentirà di aumentare la velocità delle transazioni e il deflusso dei veicoli.
L’utenza proveniente dalla Francia provvista di telepedaggio dovrà utilizzare le nuove piste dedicate contraddistinte con apposita segnaletica e successivamente attraversare i varchi della barriera dismessa, non più funzionanti; l’utenza invece non provvista di telepedaggio dovrà ritirare il biglietto presso le nuove piste di esazione e successivamente attraversare i varchi della barriera dismessa, senza necessità di arrestarsi su queste ultime.
Nessuna modifica prevista al momento per la viabilità diretta da Genova per Ventimiglia, da Ventimiglia per la Francia o per Genova.
Le operazioni di demolizione della vecchia barriera e l’adeguamento delle quote della pavimentazione del piazzale lato est inizieranno nei prossimi giorni e termineranno entro il mese di giugno 2024.
Fino ad allora, l’utenza proveniente da Genova e diretta in Francia dovrà oltrepassare la barriera dismessa senza necessità di arrestarsi e raggiungere le nuove piste di esazione dove potrà procedere al pagamento del pedaggio.
L’investimento complessivo di Autostrada dei Fiori è pari a circa 50 milioni di euro e comprende: la sostituzione delle precedenti strutture di esazione ormai obsolete e la razionalizzazione del sistema attualmente previsto su due barriere distinte (casello e barriera); la riorganizzazione dei collegamenti funzionali delle aree dell’autoporto; la riqualificazione sotto il profilo ambientale e paesaggistico del sito; la realizzazione di parcheggi di interscambio per gli utenti autostradali; la realizzazione di un nuovo canale di raccolta e smaltimento delle acque sino al fiume Roja per superare le storiche criticità idrauliche che interessano il rio Peidaigo.