Risvegliare nei giovani una coscienza civica, per un approccio alla sicurezza stradale basato sulla curiosità e orientato al rispetto della vita propria e altrui. È l’obiettivo delle giornate per le scuole organizzate da Concessioni Autostradali Venete in collaborazione con la Polizia Stradale del Veneto, iniziate nella sede della società a Mestre con l’accoglienza di due classi del liceo Giordano Bruno di Mestre. La proposta proseguirà nel corso dell’anno scolastico, aperta a tutte le terze degli istituti superiori delle province di Venezia, Padova e Treviso, che potranno prenotare la visita e l’incontro con il personale della Concessionaria e la Polizia Stradale ogni in ultimo venerdì del mese, fino ad aprile (online su sicurezzastradale.cavspa.it il modulo per prenotarsi).
Da sempre CAV, supportata dai soci Regione del Veneto e ANAS-Gruppo FS Italiane, è impegnata nel promuovere iniziative di sensibilizzazione ed educazione a una cultura della sicurezza stradale, rivolte in particolare ai giovani, nuovi utenti della strada. Inedito l’approccio seguito: niente campagne “choc” o immagini dissuasive per impressionare, nessuna regola come imposizione, ma un messaggio positivo volto a mettere in luce gli aspetti più affascinati e suggestivi della strada e tanti suggerimenti utili per avvicinarsi alla guida con passione, consapevolezza e responsabilità.
Il format ideato da Concessioni Autostradali Venete nasce dalla sottoscrizione di un Protocollo d’intesa voluto dalla Regione del Veneto e che coinvolge l’Ufficio scolastico regionale e le altre concessionarie e gestori stradali veneti: è rivolto ai ragazzi di 16-17 anni che frequentano le classi terze delle Scuole Secondarie di secondo grado del territorio, perché la Società ha voluto coinvolgere i giovani prima del conseguimento della patente, per presentare loro la “strada” come una dimensione nuova, tutta da scoprire. Una realtà diversa da come vissuta finora come pedoni, ciclisti o passeggeri e che permetterà loro di approcciarsi alla nuova vita di conducenti con curiosità, attrattiva, ma anche rispetto.
L’attività formativa prevede la presentazione ai ragazzi dei ruoli che partecipano alla pianificazione e gestione della sicurezza su strade ed autostrade, mostrando loro gli ambienti, le tecnologie, i mezzi operativi utilizzati e il personale preposto. Nel “tour” organizzato in questo “dietro le quinte”, a cui partecipa anche la Polizia Stradale di Venezia, la classe scopre come l’ultimo attore di questo film sia l’automobilista stesso, indispensabile, nel mosaico finale, a conseguire la sicurezza collettiva.
«La proposta – spiega la Presidente di CAV Monica Manto – è innovativa perché utilizza un approccio valoriale alla sicurezza stradale. Oggi i ragazzi hanno bisogno di messaggi positivi, che mettano in luce il lato più affascinante e suggestivo del passaggio che li attende: diventare conducenti di veicoli. Muoversi, viaggiare, stare in compagnia, potrà essere piacevole e avvincente soprattutto se riusciranno a interiorizzare regole e comportamenti finalizzati ad evitare guai e a stare bene con se stessi e gli altri».
«Il mondo autostradale – aggiunge l’AD di CAV, Maria Rosaria Anna Campitelli – è uno dei più avanzati tecnologicamente, dove l’innovazione la fa da padrona, esercitando nei giovani un fascino tutto particolare. Questo può portare a un contatto con la strada votato alla voglia di scoprire ed entrare in sintonia con essa, per viverne appieno la bellezza e le opportunità. Sta a noi adulti risvegliare nei ragazzi la consapevolezza che regole e libertà non sono concetti alternativi, ma conseguenti: solo così riusciremo nell’intento di creare nei nuovi utenti della strada una coscienza incentrata sul rispetto dei limiti, come hanno sottolineato anche il Presidente Luca Zaia, nel suo messaggio di plauso a questo nuovo percorso iniziato oggi e la Vicepresidente Elisa De Berti, con il suo costante lavoro volto all’ottenimento della massima sicurezza sulle strade».