Con una Circolare (la n. 545/XIX Sess./2020), il Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI) è ritornato sulle Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti, così come approvato dall'Assemblea Generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLP), suggello al percorso completato, nei mesi immediatamente seguenti al crollo del Ponte sul Polcevera a Genova, dal gruppo di lavoro che ha operato a fianco della Struttura di Missione del MIT (AINOP - Archivio informatizzato delle Opere Pubbliche). Il testo licenziato, concentrato al momento sui soli ponti stradali, si allargherà a trattare le corrispettive infrastrutture ferroviarie.
Indirizzate all'operatività dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (ANSFISA) e improntate all'implementazione del livello di sicurezza, le Linee Guida di cui sopra indicano, in modo organico e articolato, i processi per conseguire tale obiettivo, ricorrendo a politiche di prevenzione.
Dal censimento delle opere si passerà alla determinazione di una classe di attenzione (classificazione del rischio) a cui sarà agganciata, secondo i casi previsti per la metodologia adottata, articolata in cinque passaggi, la verifica di sicurezza:
Rilevante per una allocazione ottimale, in termini di rapporto costi-benefici, delle risorse disponibili, il Livello 4 vale a differenziare le infrastrutture sul piano di adeguatezza, operatività e transitabilità.
"La consapevolezza della inesistenza del 'rischio zero' - si legge nel documento -, nonché l'influenza dei cambiamenti climatici, deve necessariamente transitare dalle Norme Tecniche e dalle importanza e valenza generale che esso riveste", con un appello affinché se ne tratti in maniera opportuna nel Nuovo Testo Unico delle Costruzioni, cui si sta lavorando.
Le Linee Guida del CSLP applicate ai ponti stradali rimarranno in fase di test per almeno 18 mesi, periodo durante il quale si potranno procedere alla validazione delle modalità operative per la classificazione del livello di attenzione (Livello 2) e l'esecuzione delle verifiche di sicurezza (Livello 4), ivi comprese le indicazioni inerenti i valori dei fattori (coefficienti, NdR) parziali proposti per tali verifiche, "facendo emergere eventuali criticità, di livello tecnico e/o organizzativo, non immediatamente evidenti o evidenziabili, valutando approcci alternativi e suggerendo, ove necessario, i miglioramenti possibili".
Favorita altresì dal documento la nascita di un rapporto strutturato tra soggetti quali Concessionari, Enti gestiti, Amministrazioni e Agenzie e gli Ordini professionali competenti, cui è demandata per legge la formazione permanente dei professionisti tecnici, base per lo sviluppo ed il consolidamento di una cultura della prevenzione e della manutenzione; nonché la collaborazione con la Conferenza Unificata.
"L'approvazione delle Linee Guida - si legge nella Circolare del CNI - assume un rilievo molto importante anche per le opportunità che si aprono agli ingegneri, formati e competenti, di accedere al mercato delle attività professionali previste, applicabili a tantissime infrastrutture stradali, grandi e piccole. Il tutto nel più ampio quadro di investimenti in tema di prevenzione e sicurezza che questo Consiglio Nazionale continuerà a richiedere al Governo ed al Parlamento, con ancora più forza nell’occasione delle proposte avanzate per la ripresa che dovrà seguire questa emergenza sanitaria".
Si segnala che il CNI, con la regia della Scuola di Formazione e la partecipazione, in qualità di docenti, di chi ha contribuito concretamente alla stesura dei testi del documento del CSLP, sta mettendo a punto un primo webinar, con erogazione di crediti, relativo all'argomento.