di Fabrizio Apostolo, direttore editoriale leStrade
L'Accademia del Calcestruzzo è realtà. Da ieri, 13 gennaio 2020. Si trova a Renate Brianza e poggia saldamente su un'esperienza rara, quella dell'erogazione dei corsi di tecnologo del calcestruzzo da parte dell'Istituto Italiano per il Calcestruzzo guidato da Silvio Cocco ("Si realizza un sogno, il futuro dei ragazzi è la nostra salvezza. Spero di essere imitato", ha detto a caldo) con la collaborazione di Valeria Campioni e di uno staff competente e appassionato.
Ieri a Renate c'erano loro, insieme ai costruttori, i progettisti, gli specialisti di tecnologie, i professori universitari, i presidi e i docenti degli istituti tecnici, nonché i politici, dalla Senatrice Erica Rivolta al Conasigliere Regionale lombardo Alessandro Corbetta, fino al Vice Sindaco di Renate Luigi Pelucchi, che già aveva inaugurato anni fa l'Aula Quinto Cocco, il primo importante tassello (limitandoci all'aspetto edilizio) di questa importantissima esperienze costruttiva.
E con loro c'erano anche il Vescovo Emerito di Mantova, Monsignor Roberto Busti, e il Vice Presidente Vicario del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Gianni Massa, in rappresentanza di un'istituzione che da tempo coopera con le iniziative dell'Istituto (su tutte la rassegna Concretezza).
Dopo gli interventi, il taglio del nastro, quindi la visita alle aule, intitolate ai grandi dell'ingegneria italiana: Pier Luigi Nervi, Sergio Musmeci e Riccardo Morandi, e corredate di lavagne digitali e strumenti di simulazione. Come dire: la grande storia accanto all'innovazione, la cultura accanto alla formazione al nuovo. Di unione tra sapere tecnico e humanitas nel senso di cultura della sperimentazione ha parlato tra gli altri proprio il figlio del grande Sergio Musmeci, l'architetto Paolo Musmeci.
Infine, anzi all'inizio, perché è da qui che comincia ogni cosa (bella), c'erano gli studenti che diventeranno i geometri di domani, professionisti formati adeguatamente proprio grazie alla collaborazione tra la scuola e una realtà imprenditoriale che ha sempre messo la formazione dei giovani al centro della propria filosofia.
L’Accademia del Calcestruzzo - ha ricordato recentemente Silvio Cocco proprio in un intervento su leStradeweb (clicca qui per leggerlo integralmente), che riprenderemo sul numero di Febbraio, "non vuole solo creare un tecnologo del calcestruzzo professionale, ma su questa professionalità costruire figure tecniche che mancano al nostro voler ben costruire", come per esempio:
TECNICO certificatore specializzato in certificazione di cementerie, cave di estrazione aggregati, centrali di betonaggio, prefabbricatori;
TECNICO per la gestione totale degli impianti di betonaggio;
TECNICO responsabile della qualità per cave di estrazione aggregati, centrali di betonaggio, imprese di costruzione, prefabbricatori;
TECNICO COMMERCIALE specializzato per la vendita di calcestruzzo alle imprese di costruzione e promozione dei calcestruzzi presso gli studi di progettazione e direzione lavori".