Il crollo del Ponte Morandi a Genova ha fatto scattare l’allerta e indotto gli enti proprietari a muoversi a tutela di strutture analoghe in Italia. Una storica, da tempo oggetto di particolari attenzioni da parte del gestore RFI, sorge a cavallo tra le province di Bergamo e Lecco. Stiamo parlando del Ponte San Michele - o “Ponte di Calusco” - che dal 1889 al settembre 2018 ha permesso a veicoli e treni di scavalcare una gola del fiume Adda. Ora è chiuso, così da consentire interventi di manutenzione.
L’azienda milanese Codevintec ha eseguito una dimostrazione dell’interferometro radar da terra FastGBSAR in collaborazione con la società Tecno In SpA, multinazionale di servizi di ingegneria che sul medesimo ponte sta eseguendo un monitoraggio altimetrico e planoaltimetrico.
Lo strumento è in grado di controllare minimi movimenti e deformazioni anche solo di 0,01 mm, a una distanza massima di 4 km e con una velocità di acquisizione di 4mila misure al secondo. Questo consente di misurare l’ampiezza e la frequenza delle vibrazioni in vari punti della struttura, cosi da poter analizzare il suo comportamento modale.
È disponibile in due modalità: RAR (posizionamento statico su treppiede) e SAR (posizionamento dinamico su slitta). La prima è la più adatta all’impiego in contesti infrastrutturali, proprio nel monitoraggio di cavalcavia ma non solo: ponti, ciminiere, pale eoliche, torri di telecomunicazioni, ecc. La seconda è invece più adatta a misurare deformazioni di versanti in frana, edifici, dighe, miniere.