Dalla Lombardia al Veneto, lungo l’itinerario che porterà ai Mondiali di Sci del 2021 e, guardando ancora più avanti, alle Olimpiadi invernali 2026, già designate e disegnate sotto il segno della sostenibilità ambientale. È una strada, questa, percorsa anche da un’azienda innovativa quale Vita International, sede a Travagliato (Brescia) e interventi in tutta Italia ed Europa, tra i quali ne scegliamo uno emblematico proprio perché riguarda due strade di Cortina.
Le barriere “cortinesi” fornite da Vita sono state posate proprio lungo la Strada Statale 51 Alemagna, grande arteria a gestione Anas, in località Acquabona (modelli Mirabella, H2 bordo ponte in acciaio Corten e legno massello e modello Leonessa, H2 bordo laterale in acciaio Corten e legno massello), per un totale di circa 2 km di estensione e dal km 99+500 al km 116+400 (modelli Garda H2 bordo laterale e Iseo H2 bordo ponte in acciaio Corten e legno massello). Un’altra applicazione ha riguardato quindi la zona Rumerlo, dove sono stati installati complessivi 500 m di barriera modello Bormio (H2 bordo ponte in acciaio Corten e legno lamellare) e modello Cortina (N2 bordo laterale in acciaio Corten e legno lamellare).
Per raccontare le peculiarità del prodotto, ci facciamo aiutare da quanto illustrato da Matteo Possi nel corso del convegno di Pereto “Una nuova visione per la sicurezza stradale” dello scorso settembre. Il relatore, sempre di Vita International, si è soffermato sulle caratteristiche di durabilità e design del “Corten” (materiale che di fatto non richiede manutenzione), nonché sui rivestimenti lignei, massello e lamellare, entrambi presenti all’appello nelle strade di Cortina. Il primo evoca piena aderenza al contesto naturale replicandone, per così dire, l’“eternità”. Il secondo, invece, abbina a tratti evidentemente green, anche i concetti di modernità, arredo, cura, perfezione. In entrambi i casi, ha detto Possi, “il legno non ha più una funzione strutturale per il dispositivo di sicurezza, ma diventa un rivestimento, un vestito, un decoro che permette di garantire la barriera in acciaio per la durata assicurata dall’acciaio stesso”.
Bellezza e durata, dunque, ma soprattutto sicurezza. Materia in cui gli specialisti di Vita hanno un’esperienza pluriventennale. I risultati sono prodotti immaginati, pensati, disegnati e progettati per proteggere, per tutelare, ovvero un’ampia gamma di barriere, certificate sia senza rivestimento in legno, sia con legno massello e lamellare. Con un vantaggio di grande appeal: la possibilità di applicare o rimuovere il “vestito” alle strutture in Corten senza precludere aspetti quali la sicurezza, la durabilità e il valore estetico del prodotto, ma anche e soprattutto la sua certificazione. Esemplificando: un ente gestore, per ragioni di sostenibilità economica, può anche scegliere di installare barriera e rivestimento in fasi successive. Oppure, in caso di incidente o deterioramento dei di- spositivi, può decidere se sostituirne il rivestimento oppure optare per mantenere la sola barriera.
Protezione a tutto campo
Se l’acciaio Corten è durevole di per sé, non va tuttavia trascurato il sofisticato lavoro che gli specialisti di Vita fanno anche sul materiale legno. Il pino silvestre che dà origine agli elementi in legno massello, per esempio, è oggetto di trattamenti preservanti in autoclave, come da normativa, così come adeguatamente protetti sono i componenti in legno lamellare, anch’essi soggetti all’azione costante degli agenti esterni, atmosferici o infestanti che siano. Quel che resta da aggiungere, da “casa Vita International”, è la vocazione all’attenzione per le esigenze specifiche di contesti e clienti e soprattutto l’innovazione. Quella che ha portato a sviluppare un elemento di legno alloggiante Led, destina- to a illuminare un ponte di recente riqualificazione sul fiu- me Lambro a Monza. Dal Veneto, dunque, siamo tornati in Lombardia, seguendo il filo che certi materiali e certe tecnologie sanno intrecciare quando i traguardi da raggiungere si chiamano sicurezza e qualità.
https://www.vitainternational.it/