La struttura è pronta, ma sono possibili interventi prima del battesimo della soluzione definitiva. Stiamo parlando della versione beta dell'Archivio Informatico Nazionale delle Opere Pubbliche (in sigla: AINOP), strumento messo a disposizione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) affinché ne valuti l'efficacia operativa e suggerisca la strada eventualmente da percorrere per renderlo pienamente rispondente alle esigenze degli operatori di settore.
Come funziona la piattaforma? Ad ogni opera pubblica - non importa se di competenza di enti o amministrazioni centrali/periferiche dello Stato, di Regioni, autonomie locali o comuni - è associato un codice univoco identificativo (IOP), attraversi cui è possibile richiamare le caratteristiche principali legate a quel particolare manufatto.
Grazie all'AINOP, e sfruttando un'unica risorsa, è possibile verificare il posizionamento territoriale di un'opera; avere accesso a quanto ad essa riferito, con elementi raccolti da archivi diversi e riuniti in forma di fascicolo virtuale; rimanere informati così da poter mettere in campo un'azione di monitoraggio tecnico continuo e costante, avvalendosi anche dei sistemi smart di alert relativi allo stato della infrastruttura; pianificare ed efficientare i flussi di lavoro sia in fase realizzativa, sia a livello di manutenzione e gestione dell'opera.
Ecco 'in pillole' gli obiettivi perseguiti da AINOP:
Nove le sezioni in cui è articolata la piattaforma: Ponti, viadotti e cavalcavia stradali; Ponti, viadotti e cavalcavia ferroviari; Strade; Ferrovie nazionali e regionali - metropolitane; Aeroporti; Dighe e acquedotti; Gallerie ferroviarie e gallerie stradali; Porti e infrastrutture portuali; Edilizia Pubblica.