L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato, lo scorso 31 agosto, la risoluzione A / 74 / L.86 e Add.1, - "Improving Road Safety"/"Migliorare la sicurezza stradale globale", proclamando il secondo decennio di azione per la sicurezza stradale 2021-2030, con l'ambizioso obiettivo di prevenire almeno il 50% dei morti e feriti dovuti al traffico stradale entro il 2030.
Rimandata in seguito all'emergenza pandemica, l’adozione sarebbe dovuta avvenire lo scorso aprile, come ideale seguito della Conferenza Globale Ministeriale tenutasi a Stoccolma in febbraio. E infatti, la risoluzione raccoglie in sé la Dichiarazione conclusiva di Stoccolma, come era già avvenuto per le altre due Dichiarazioni inerenti l’avvio della nota Decade of Action, a Mosca nel 2009 (riferita nella risoluzione ONU A/RES/64/255) e confermata poi a Brasilia , del 2015 (contenuta nella risoluzione ONU A/70/260). Non solo parole.
Il Global Forum for Road traffic Safety (UNECE – WP1), è l’unico organismo intergovernativo dell’ONU a gestire le tematiche della sicurezza stradale, le Convenzioni sul Traffico e quella sulla Segnaletica stradale, e ha nel suo mandato anche l’applicazione coordinata e cooperativa con altri gruppi di ciascuna delle determinazioni contenute nella nuova risoluzione, come è accaduto per le risoluzioni precedenti. La sfida è ardua, soprattutto per alcune regioni del mondo: occorre un'azione attenta e dedicata affinchè più e più paesi accedano agli strumenti legali come le Convenzioni, sì da avere regole comuni capaci di generare armonizzazione, efficienza amministrativa e sostenibilità del traffico e delle politiche dei trasporti in genere.
Ma non basta. Occorrono anche investimenti, per costruire le condizioni necessarie per l’implementazione dei principi condivisi. Ed è per questo che nel 2018, a New York, contemporaneamente alla Risoluzione A/72/271 è stato istituito il Fondo delle Nazioni Unite per la Sicurezza Stradale (UN Road Safety Fund), che ha visto subito l’impegno di donors importanti, Stati, Organizzazioni Internazionali e grandi stakeholders del settore privato.
Tutto questo per sottolineare l’importanza imprescindibile della Sicurezza Stradale per ogni piano di governo e di miglioramento mirato alla mobilità efficiente, inclusiva e sostenibile. Sempre per disegnare la mobilità prefigurata dalla Agenda 2030 e dagli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile. The Future We Want.
(Luciana Iorio, Presidente WP 1 UNECE)