Da dodici anni non si registrava una crescita del genere, più 18 per cento tra gennaio e maggio 2019 legata a un numero consistente di lavori stradali.
La richiesta record della componente-base dell'asfalto - il bitume - ha comportato però una sua indisponibilità sul mercato già nel giugno scorso. I lavori che si sarebbe potuti calendarizzare nel corso della stagione estiva rischiano pertanto di slittare.
Di qui il 'grido' d'allarme di Michele Turrini, Presidente di SITEB (Strade Italiane E Bitume), che ha parlato di "condizioni di mercato favorevoli, ma la produzione di bitume è insufficiente" per la piazza commerciale nazionale, in piena accelerazione.
"Oggi le nostre imprese vivono un paradosso - ha ripreso Turrini -. Da una parte [....] finalmente dopo anni di blocco la domanda di lavori stradali è tornata a crescere, così come gli appalti banditi dalle pubbliche amministrazioni. Lo 'Sblocca Cantieri' (se chiarirà alcuni aspetti) potrebbe portare ulteriori benefici in tal senso. Le nostre imprese sono pronte a operare, ma senza bitume resteranno ferme al palo".
Archiviata la pagina legata all'entrata in vigore del Codice Appalti e ai suoi effetti negativi, le associate a SITEB si trovano a dover fare i conti con una scarsità di materia prima, che si riflette anche, sempre a loro danno, in una impennata dei prezzi. Si pensi che dall'inizio dell'anno il bitume è più caro di oltre un 15 per cento rispetto al passato.