di Fabrizio Apostolo
Le strade, innanzitutto. Sicure, monitorate, connesse e sostenibili. Quattro aggettivi, estratti dal titolo del 28° Convegno Nazionale dell'AIPCR/PIARC, tenutosi a Roma dal 14 al 16 maggio scorso e ospitato dalla Scuola Superiore di Polizia, che ben sintetizzano il lavoro pluriennale dell'intera comunità tecnica italiana, in stretta connessione con le realtà internazionali che si occupano di viabilità e dintorni (l'obiettivo a breve termine: il Congresso mondiale di Abu Dhabi 2019).
leStrade è orgogliosa di aver partecipato attivamente al Convegno di quest'anno, di altissimo livello, attraverso alcune anticipazioni fornite, mediante la costante collaborazione nella buona divulgazione con i responsabili AIPCR (dal segretario generale e primo delegato Domenico Crocco a Leonardo Annese, rispettivamente anche coordinatori delle nostre rubriche “Iniziative Internazionali” e della pagina associativa AIPCR/PIARC), nonché attraverso il coordinamento della sessione seminariale del 15 maggio dedicata ai temi Guida Autonoma / Responsabilità / Security / Smart Roads, relatore il professor Balduino Simone, già Dirigente Generale della Polizia di Stato e oggi docente di Diritto dei Trasporti all'Università di Urbino.
Il seminario del 15 maggio ci ha consentito di tornare su un tema molto caro alla nostra testata e da tempo raccontato in tutti i suoi risvolti. Pensiamo per esempio al percorso pluriennale che ci ha visto accanto a un'iniziativa dedicata come la Future Mobility Week di Torino, ma anche a recenti iniziative di collaborazione con realtà internazionali come C-Roads Italy (sul numero di Maggio, in uscita, troverete un dossier speciale di aggiornamento realizzato con i project manager e gli implementing bodies di questo strategico progetto europeo di mobilità avanzata cooperativa). Ma non dimentichiamo i numerosi interventi, sulla materia, di Luciana Iorio, presidente del Road Safety Forum dell'UNECE, che proprio sulla nostra rivista ha più volte raccontato, da un osservatorio privilegiato, l'evoluzione del dibattito tecnologia-regolamentazione su un piano globale.
Rispetto a quanto raccontato su carta/web e dibattuto nelle edizioni torinesi prima di Smart Mobility World e poi di FMW, il recente incontro romano ha avuto modo di accendere, e non poco, i riflettori proprio sulla questione delle regole e delle responsabilità, ovvero della cornice regolatoria in cui si devono necessariamente inserire le nuove tecnologie della mobilità. La questione è centrale e riguarda da un lato la condivisione dei principi ispiratori delle nuove leggi del “mondo nuovo”, tutte o in gran parte da scrivere. Dall'altro la parallela necessità di irrobustire "l'edificio" di sostanziose dosi di etica, ne ha parlato ampiamente Balduino Simone a Roma, ne ha scritto il segretario Crocco proprio su leStrade qualche numero fa. Delle argomentazioni del professor Simone avremo modo di trattare a lungo nei prossimi numeri della testata, dando spazio a un dibattito che, stando al "test" romano, sarà molto partecipato.
L'AIPCR, da parte sua, da tempo coltiva più che adeguatamente questa materia, si pensi soltanto al gran lavoro del gruppo Guida Autonoma e Smart Road che ha prodotto la prima pubblicazione dedicata (in distribuzione proprio a Roma). O a iniziative come il SEMA, il primo Simposio Eclettico della Mobilità Autonoma, organizzato da Leonardo Annese, con AIPCR e Anas, lo scorso marzo sempre a Roma.
Di tutto questo e molto altro parleremo a lungo, perché è nel nostro Dna. Basti pensare che il fondatore di leStrade, Massimo Tedeschi, puntò su una pubblicazione di tecnica stradale ben 121 anni fa, in un'epoca in cui i veicoli a motore erano fantascienza e i carristi osteggiavano le prime sperimentazioni della cilindratura a vapore (gli odierni rulli) perché, sostenevano, strade troppo levigate avrebbero rovinato gli zoccoli dei cavalli. Tedeschi (clicca qui per approfondirne la figura) tra l'altro, fu uno dei delegati al grande congresso di Parigi del 1908 che istituì la World Road Association, in attività dal 1909, esattamente 110 anni fa. La storia comune di leStrade e dell'AIPCR, dunque, sarà un fattore non trascurabile nel percorso divulgativo che ci aspetta, anche e soprattutto sui temi del veicolo autonomo e delle smart roads. Accompagnato da altri fattori imprescindibili: dall'aggiornamento tecnico alla cruciale costruzione di una cornice di regole scritte dalla migliore humanitas che sappia mettere per davvero la tecnologia al servizio della civiltà.