Un evento proiettato al futuro ha animato, il 12 aprile scorso, la nostra Capitale. In occasione di Smart Cities/FIA, sulla scia accattivante del campionato Formula E, si è svolto infatti il Women Leaders Talk, protagoniste Mary Crass, Head of Institutional Relations and Summit ITF, Luciana Iorio, Chair of the Global Forum for Road Safety WP1 (e opinionista di leStrade), Julia Palle, Formula E e Maria Strigunova, FIA.
Il tema: “Leading the new mobility Transition", ovvero la presentazione di una nuova offerta del muoversi in sicurezza attraverso un’ampia scelta di opzioni di intermodalità modulare gestita grazie alla sviluppo della tecnologia digitale nelle comunicazioni e nell'ambito automotive trasporti. Soluzioni che devono rispettare le esigenze di tutti gli utenti della strada. Un panel di speaker di spessore, dunque, per offrire prospettive e idee dedicate alle Smart Cities, intese come città "intelligentemente" migliorate attraverso azioni amministrative coesive e mirate.
Si sono intuite, ascoltandone le voci, le caratteristiche del nuovo modo di muoversi, condiviso-elettrico-autonomo, dove il nuovo concetto di offerta di servizi di mobilità (MaaS-Mobility as a Service) è la chiave di volta di tutto il piano di mobilità che viene a essere l’esempio più chiaro dello sviluppo della trasformazione digitale verso soluzioni che permettono una maggiore integrazione nell’offerta proposta delle esigenze degli utenti vulnerabili e di una tutela più mirata ed eco-efficiente delle risorse disponibili.
La panoramica si è quindi allargata alle sfide poste sulla scala mondiale, alla Agenda 2030, gli Obiettivi Sostenibili. Sinergie innovative tra la capacità di raggiungere il grande pubblico, propria del motor-sport, e la necessità di ogni istituzione governativa e internazionale di creare consapevolezza e conoscenza delle regole, della necessità di fare gioco di squadra tra amministrazione e stakeholder, sia nell'elaborazione delle strategie delle mobilità urbana, nell’ottimizzazione dell’impegno R&D sostenuto dalle grandi case dell’industria automobilistica per la sicurezza attiva e passiva del veicolo e l’impatto ambientale, quanto nella redazione degli strumenti regolamentari internazionali.
Si tratta di certo di un'agenda dei lavori prossimi complessa e articolata, che dovrebbe prevedere un gioco concertato di squadra degli attori istituzionali a tutti i livelli, al pari di una gara sportiva. Dialogo e confronto continuo, sinergie di lavoro sui tavoli internazionali, elaborazioni di principi comuni secondo i parametri di accessibilità e inclusività: sono questi gli elementi prodromici alla trasformazione epocale della mobilità che consegneremo alle future generazioni.