L'ultima edizione dell'Osservatorio del Traffico di ANAS segna per l'Italia, da un anno con l'altro (2020 vs 2019), un decremento di un quarto (25 per cento) dei mezzi pesanti nel mese di marzo 2020 in movimento sulla rete di competenza a fronte di un meno 55 per cento di veicoli circolanti nel Paese.
La situazione meno critica a livello regionale è risultata quella della Toscana, con un calo del 7 per cento. Seguono, nell'ordine, Umbria (13 per cento in meno), Molise (16 per cento), Veneto (17 per cento) - una dei due focolai territoriali principali all'inizio della pandemia - e Campania (20 per cento). La Lombardia, ancor oggi l'area più colpita dal Covid-19, ha chiuso il periodo di marzo 2020 con un decremento del parco circolante del 27 per cento.
Il quadro nazionale che emerge dall'Indice di Mobilità Rilevata (IMR) mostra una contrazione tutto sommato contenuta nonostante l'emergenza Coronavirus (ponendo a confronto febbraio e marzo 2020, il dato è del meno 52 per cento).
In relazione all'intero traffico veicolare, le regioni del Nord d'Italia sono risultate in caduta di 22 punti percentuali, 25 quelle del Centro, 27 Sud, 23 Sicilia e 26 Sardegna. Numeri che, nell'analisi al dettaglio delle macro-aree, salgono rispettivamente al 59, al 54, al 53, al 51 e al 50 per cento.
Nel raffronto tra il mese sotto osservazione e il precedente (marzo 2020 vs febbraio 2020), quando si ha avuto notizia del primo contagio nel lodigiano, i mezzi pesanti in movimento sui nastri d'asfalto di competenza di ANAS sono risultati in discesa del 24 per cento.
Il Nord ha chiuso l'intervallo con un calo del 24 per cento, 25 al centro, 22 al Sud, 23 in Sardegna e 25 in Sicilia. L'analisi al dettaglio delle macro-aree peninsulari eleva tale quota rispettivamente al 56, al 51, al 47 e al 52 per cento (l'ultimo riscontro ha accomunato le due isole).
Per quanto attiene ai cantieri, l'attività legata alla manutenzione programmata risulta non essersi fermata in caso di garanzia delle forniture e manodopera a sufficienza. Le maestranze stanno anzi traendo beneficio dalla scarsità di traffico che consente di organizzare con una maggiore ampiezza e distribuzione le aree di intervento. ANAS sta supportando comunque le Forze dell'Ordine e la Protezione Civile con riferimento al controllo degli accessi dei mezzi leggeri.
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