AISICO, realtà leader nel settore della sicurezza stradale in Europa e da sempre impegnata in studi di ricerca per migliorare le infrastrutture stradali, contribuisce alla diminuzione degli incidenti ad alto tasso di mortalità impegnandosi a offrire soluzioni innovative.
Sono numerosi i progressi per il miglioramento della sicurezza stradale nel mondo, ma l’obiettivo fissato dall’Agenda ONU, relativo al dimezzamento del numero delle vittime per incidenti stradali nel decennio 2010-2020, non è stato raggiunto. In tale contesto l'Unione Europea ha deciso di definire un nuovo approccio per arrivare entro il 2050 ad avere zero vittime ("Vision Zero") e ridurre entro il 2030 il numero delle lesioni gravi causate dagli incidenti stradali.
Infrastrutture stradali tecnologicamente più avanzate e interconnesse, veicoli più sicuri e limitazioni sulla velocità, sono tutti fattori in grado di ridurre il numero degli incidenti ed evitare gli esiti peggiori, ma ancora oggi lo stato delle infrastrutture stradali e delle zone circostanti contribuisce a più del 30% degli incidenti (Quadro UE 2021-2030 per la sicurezza stradale - 2019).
La diminuzione della mortalità e delle lesioni gravi sulle nostre strade passa anche attraverso una corretta manutenzione e installazione dei dispositivi di ritenuta. È noto che il buon funzionamento di una barriera stradale è legato alla capacità del supporto di assorbire le sollecitazioni dinamiche prodotte dall’impatto e trasferirle al terreno, e che l’interazione palo/terreno ottenuta in sede di crash test è molto difficile da riottenere in situ.
Uno studio condotto da AISICO ha portato sia alla definizione di una metodologia per la verifica in sito del comportamento delle barriere di sicurezza attraverso l’esecuzione di prove dinamiche, sia all’individuazione dei criteri più adeguati a confrontare i risultati ottenuti con quelli riscontrati durante le prove di crash. "Una prova di tipo statico - spiega l’ingegner Ottavia Calamani, Responsabile sviluppo soluzioni innovative di AISICO - non è adatta a verificare il comportamento del sistema in situazioni diverse da quello del campo prova, poiché l’impatto di un veicolo su un sistema di ritenuta è di tipo dinamico e non esiste correlazione tra le due tipologie di prove. La sola prova in grado di caratterizzare l’interazione palo/terreno è, quindi, quella di tipo dinamico. È per questo che Aisico ha progettato e messo a punto una strumentazione mobile, denominata T.H.O.R. - Testing Head Over Road".
I risultati delle prove dinamiche sono espressi in termini di Capacità di Dissipazione dell’Energia (CE), un parametro strettamente correlato allo spostamento dinamico del palo durante l’impatto e al tempo che il palo impiega per dissipare tutta l’energia proveniente dall’urto. Tale valore è previsto anche dalla UNI/TR 11785:2020 “Documento tecnico di supporto per la redazione del manuale d’utilizzo e l’installazione dei dispositivi di ritenuta stradali su rilevato”, e adottato dal TII (Transport Infrastructure Ireland), ente governativo che gestisce le strade nazionali irlandesi.
AISICO ha progettato e validato, attraverso la realizzazione di circa 1000 prove di carico, sia statiche che dinamiche, oltre 100 simulazioni numeriche agli elementi finiti e oltre 10 prove di crash dal vero, una soluzione che permette di incrementare le prestazioni delle barriere i cui comportamenti non risultano idonei, senza modificarne il progetto iniziale. Il sistema “S.C.Re.W.S.. - Save Crash Reinforcing Weak Soil”, permette di intervenire in caso di scarse caratteristiche meccaniche del terreno, di supporto nei dispositivi di ritenuta stradale, ripristinando il corretto funzionamento delle barriere di sicurezza laddove necessario.
"Se dai risultati delle prove dinamiche eseguite preliminarmente nell’analisi emerge una differenza di comportamento del montante installato in campo prove e la sua reale configurazione su strada, si può adottare sui paletti e sui terreni il sistema da noi proposto - commenta Ottavia Calamani -, con S.C.Re.W.S. AISICO offre una soluzione di rinforzo del terreno di supporto che aiuta a dissipare l’energia d’impatto senza modificare la barriera. Viene progettato su misura, validato attraverso il confronto tra i valori di CE dell’interazione sistema S.C.Re.W.S./terreno e quelli riscontrati in campo prove".
Il sistema di AISICO per l’ancoraggio delle barriere bordo laterale non richiede un lavoro di consolidamento del terreno, ha un montaggio veloce con attrezzature leggere e non necessita di cantierizzazione fissa né dello smontaggio della barriera esistente; ha bassi costi di produzione, non deve essere sostituito in caso di impatto sulla barriera. Dopo l’installazione, poiché inserito sotto il piano campagna, non è visibile e non comporta la presenza di parti esterne a vista che potrebbero rappresentare un potenziale pericolo per veicoli o motocicli in svio.
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