Alla fine il Decreto per la ricostruzione è arrivato e porta la data di ieri, 18 dicembre 2018. Si tratta del Decreto numero 19 emanato dal Commissario per la ricostruzione del Polcevera, il Sindaco di Genova Marco Bucci. Il documento (clicca qui per scaricarlo in versione integrale) riporta i nomi delle imprese che si occuperanno della progettazione e realizzazione del nuovo manufatto. Saranno: Salini Impregilo, Fincantieri e Italferr (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) per la parte progettuale.
Ha ottenuto il gradimento della struttura commissariale, dunque, la proposta presentata da due colossi dell'ingegneria di Stato affiancati dal massimo player nazionale in materia di costruzioni infrastrutturali, impegnato prevalentemente all'estero. Il nuovo ponte trarrà ispirazione dall'idea progettuale dell'archistar Renzo Piano, genovese, che dunque ha avuto la meglio, in un certo senso, nel "derby" con l'amico e collega iberico Santiago Calatrava, ciliegina sulla torta della proposta dello specialista Cimolai. Piano, a titolo di omaggio per la sua città, sarà anche una sorta di padre nobile tecnico dell'iniziativa, supervisionandola passo per passo.
Il consorzio delle citate, vincenti imprese si chiamerà "PerGenova" e punta a donare ai cittadini della Lanterna un nuovo ponte in 12 mesi a partire dalla disponibilità delle aree. Il ponte, che costerà 202 milioni di euro, sarà costituito da un impalcato in acciaio, con una travata continua di lunghezza totale pari a 1.100 m, costituita da 20 campate. Il progetto prevede 19 pile in cemento armato di sezione ellittica posizionate con un passo costante di 50 m, ad eccezione della campata sul torrente Polcevera e di quella sulle linee ferroviarie, dove l’interasse passerà da 50 a 100 metri. Tale soluzione, spiegano i costruttori, ha consentito l’ottimizzazione delle strutture e delle fondazioni, limitando le dimensioni delle stesse, in un contesto fortemente urbanizzato ed antropizzato.
Per realizzare le strutture in acciaio verranno utilizzati il cantiere di Genova-Sestri Ponente, lo stabilimento di Valeggio sul Mincio (Verona) e, se necessario, altri stabilimenti del gruppo Fincantieri in Italia. La produzione dell’impalcato metallico sarà realizzata in macro elementi strutturali che verranno trasportati a piè d’opera, assemblati e saldati, completando a terra le lavorazioni di ogni singola campata. In questo modo gli interventi in quota saranno ridotti al minimo.
Il sollevamento, invece, verrà effettuato utilizzando prevalentemente speciali apparati, denominati “strand jacks”, che permetteranno di allineare l’impalcato all’elemento principale in acciaio collocato preventivamente in sommità alle pile, con l’utilizzo di autogru. In collaborazione con Cetena, la società di ricerca del gruppo Fincantieri basata a Genova, verrà fornito e installato anche un sistema integrato di monitoraggio, controllo e ispezione del ponte.