La fase espansiva delle opere pubbliche in Lombardia
L’analisi dei bandi e delle aggiudicazioni di lavori pubblici nella regione Lombardia negli ultimi cinque anni e mezzo fa emergere una accelerazione, con numeri record, dei bandi nel biennio 2022-2023 e delle aggiudicazioni nel triennio 2021-2023. Primi segnali di rallentamento nel 2024 ma i livelli restano alti, soprattutto per i bandi.
Le dinamiche registrate in Lombardia negli ultimi due anni e mezzo si riscontrano anche nel resto del Paese. I motori trainanti di questa fase espansiva delle opere pubbliche sono le riforme del PNRR per accelerare la transizione ecologica e digitale e le ingenti risorse pubbliche nazionali ed europee messe a disposizione del settore (oltre 300 miliardi) e destinate primariamente al finanziamento: degli interventi inseriti nel nuovo PNRR approvato dal Consiglio UE in data 8 dicembre 2023, che prevede una dotazione finanziaria di 194,4 miliardi di euro, a fronte dei 191,6 miliardi del PNRR originario, e sette missioni (una in più rispetto alle sei originarie, in quanto si è aggiunta la settima missione “REPowerEU”); delle opere commissariate; degli interventi per il Giubileo 2025, per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina e per i Giochi del Mediterraneo di Taranto del 2026.
L’impatto delle risorse del PNRR e del PNC in Lombardia
Come si è visto, l’analisi del mercato delle opere pubbliche fa emergere valori record degli importi
dei bandi e delle aggiudicazioni. Sono numeri che riflettono la nuova fase di crescita delle opere pubbliche a cui contribuisce significativamente il PNRR e il PNC.
I bandi per l’affidamento dei lavori della programmazione PNRR-PNC di interesse del territorio della regione Lombardia censiti da Cresme Europa servizi tra gennaio 2021 e giugno 2024 sono 1.740 dell’importo complessivo di circa 6,4 miliardi, pari a quote del 16% (i bandi) e del 25% (gli importi) del mercato complessivo delle opere pubbliche (riguardo agli importi si osservano quote del 7% nel 2021, anno di avvio della programmazione PNRR, del 42% nel 2022, del 27% nel 2023, e del 6% nel 1° semestre 2024). Riguardo all’impatto della programmazione PNRR-PNC sul territorio, si rilevano quote degli importi superiori al 25% regionale in sette province su 12 totali.
Nel 2024, in Lombardia, con il rallentamento della domanda, aumenta il numero medio di partecipanti alle gare
La grande fase espansiva della domanda dal 2022, che è diffusa su tutto il territorio nazionale, ha
determinato una minore concorrenza. In Lombardia il numero medio di partecipanti alle gare di
lavori pubblici passa da una media di 28 partecipanti per gara, nel 2021 (prima dell’accelerazione
della domanda spinta dal PNRR), a 8,6 partecipanti, nel 2023. Nel 2024, con la riduzione della
domanda PNRR, si osserva un numero medio di concorrenti per gara in aumento (10 partecipanti per gara nel 1° semestre). Riguardo ai soli appalti di importo superiore a 1 milione, il numero medio di partecipanti alle gare passa da 32, nel 2021, a 8 nel 2023, a 10 nel 1° semestre 2024 in Lombardia; da 31, nel 2021, a 11 nel 2023, a 10 nel 1° semestre 2024 in Italia.
Negli ultimi due anni e mezzo le imprese della Lombardia vincono il 60% delle gare e il 52% degli importi
Riguardo alle ricadute della fase espansiva delle opere pubbliche sul territorio della regione Lombardia, dall’analisi delle aggiudicazioni emerge che le imprese lombarde, tra gennaio 2022 e giugno 2024 (2,5 anni) hanno vinto 2.186 gare, il 60% del totale aggiudicazioni senza le gare vinte da più operatori economici, da imprese estere o da imprese per le quali non è stato possibile conoscere la denominazione e la provenienza, per un valore complessivo di 8,2 miliardi (il 52%), quantità in aumento rispetto a quanto vinto nel triennio 2019-2021 (2.092 lavori dell’importo complessivo di 6,2 miliardi). Le altre imprese del nord senza le lombarde hanno vinto 577 lavori (16%) dell’importo complessivo di circa 3,3 miliardi (21%) contro 604 lavori vinti dell’importo complessivo di circa 1,6 miliardi nel triennio 2019-2021. Seguono le imprese di sud e isole, con 546 lavori vinti (15%) dell’importo complessivo di circa 2 miliardi (12%) contro 569 lavori vinti dell’importo complessivo di 2,8 miliardi nel triennio 2019-2021, e quelle del centro, con 335 lavori vinti (9%) dell’importo complessivo di circa 2,5 miliardi (16%) contro 367 lavori vinti dell’importo complessivo di 1,5 miliardi nel triennio 2019-2021. Le restanti 1.750 aggiudicazioni sono relative a: accordi quadro con più operatori economici (51 aggiudicazioni dell’importo complessivo di 789 milioni negli ultimi due anni e mezzo); lavori vinti da imprese estere (16 aggiudicazioni di importo complessivo di 92 milioni); lavori assegnati a imprese per le quali non è stato possibile conoscere la denominazione e la provenienza (2.641 aggiudicazioni dell’importo complessivo di circa 1,4 miliardi).