È una sfida unica, a livello ingegnerisco, per dimensioni, importanza del contesto storico-monumentale in cui si inserisce e per posizione nel cuore di Roma, quella che parte con una nuova fase dei lavori della stazione metro Piazza Venezia della Linea C della Metropolitana di Roma. La stazione, con una superficie di 4.500 metri quadrati per ogni piano, sarà uno snodo centrale dell’intera linea C, la prima metropolitana a guida automatica della capitale, commissionata da Roma Metropolitane e realizzata dal consorzio Metro C S.c.p.a., guidato da Webuild e Vianini Lavori.
Nella note fra il 20 e il 21 otobre, con l’installazione di due impianti semaforici, uno lato via del Corso e uno lato Piazza San Marco, è stata avviata la nuova fase del cantiere di Piazza Venezia, il cui progeto prevede una viabilità a doppio senso nella piazza, lato Palazzo delle Assicurazioni Generali, e la predisposizione di atraversameno idonei a garantire la continuità dei passaggi pedonali e di mezzi di trasporto.
Con questa nuova fase di cantierizzazione, per realizzare le fondazioni della stazione ed arrivare ad una profondità di circa 85 metri, è prevista l’installazione dell’impianto a servizio della macchina idro-fresa, costituito da un insieme di 14 silos da 50 metri cubi ciascuno. Le lavorazioni di cantiere, già avviate nella parte centrale della piazza, procederanno con l’esecuzione di carotaggi archeologici e lavori di pre-consolidamento dei terreni, propedeutici alla successiva esecuzione dei diaframmi della stazione. Proseguiranno gli spostamenti dei sotoservizi interferenze con le opere e, una volta pretrata i terreni, a partire dalla metà di novembre è previsto il montaggio dell’idro-fresa.
La costruzione della stazione Venezia rappresenta un intervento infrastruturale di grande complessità realizzativa a livello ingegneristico. Si svilupperà su sei livelli interratti ed avrà tre accessi: lato Palazzo Venezia, lato Auditoria di Adriano e lato Vitoriano. Quella di Venezia sarà una delle c.d. quatro “archeo-stazioni” della Linea C, insieme a San Giovanni, Porta Metronia e Colosseo/Fori Imperiali, progetate per esporre e valorizzare i reperti archeologici rinvenuti nel corso degli scavi. La Tratta T3, che ha attualmente raggiunto il 91% di avanzamento lavori, si sviluppa per 3 chilometri dalla stazione San Giovanni (operativa dal 2018) alla stazione Colosseo/Fori Imperiali (in costruzione). Include le stazioni Porta Metronia e Colosseo/Fori Imperiali, la cui apertura è prevista nel 2025. Ad oggi i lavori in corso impegnano circa 400 persone, tra personale diretto e di terzi, con il coinvolgimento di una filiera di circa 1.600 aziende da inizio lavori.
La Linea C permeterà di collegare in maniera sostenibile ed efficiente centro e periferia, con effetti positivi sui livelli di traffico e sulla qualità dell'aria. L’opera rappresenta anche un'opportunità unica per salvaguardare tesori archeologici, creando nuovi modelli di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale che altrimenti non sarebbe stato scoperto e valorizzato per citadini e turisti. La Linea C sarà anche una delle metropolitane più innovative in Italia, con treni driverless, guidati a distanza senza macchinisti a bordo, simili a quelli impiegati nelle linee metro che Webuild sta realizzando a Milano, M4, e Riyad.