Interventi che dovranno incidere concretamente, nei prossimi anni, su innovazione tecnologica, cambiamenti climatici e mobilità smart fino a soluzioni per vincere la sfida della digitalizzazione. Via libera, nel corso della seduta della Giunta regionale dell’Emilia Romagna, al primo bando Interreg Ipa Adrion, il programma di cooperazione territoriale europea transnazionale di cui la Regione Emilia-Romagna è ‘autorità di gestione’.
“Si tratta di un programma strategico per l’area adriatico-ionica e per il ruolo che può assumere la Regione insieme ai territori emiliano-romagnoli. Una straordinaria opportunità – ha commentato l’assessore regionale al Bilancio e Rapporti con l’Ue, Paolo Calvano - per le eccellenze del territorio con collaborazioni sui temi caldi dello sviluppo per le future generazioni, per crescere in armonia insieme ai Paesi e alle regioni che si affacciano sull’Adriatico. Grazie alla programmazione precedente hanno potuto costruire reti di collaborazione con i partner dell’area adriatico ionica. Si tratta di un’area geografica oggi sempre più rilevante, interessata a collaborare con la nostra regione su temi di punta, tra cui anche la trasformazione digitale e le potenzialità del Tecnopolo di Bologna, così come è alto l’interesse per apprendere la nostra la capacità di utilizzare i fondi europei, campo in cui l’Emilia-Romagna spicca anche a livello europeo”.
Ipa Adrion è un programma transnazionale europeo che investe nello sviluppo dei sistemi di innovazione, nella conservazione del patrimonio culturale e naturale e nel miglioramento dei trasporti e della mobilità sostenibili a beneficio di oltre 70 milioni di abitanti della regione Adriatico-Ionica. Il programma ha un bilancio complessivo di oltre 160 milioni di euro, con un contributo dell’Unione europea di 136 milioni di euro e la restante quota a carico degli Stati membri. Oltre alle regioni italiane (quali Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia e oltre alle due province autonome di Trento e Bolzano) il Programma comprende anche Croazia, Grecia, Slovenia, Albania, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Bosnia-Erzegovina e la Repubblica di San Marino. La presenza di una combinazione di paesi dell’Ue e di paesi terzi extra-Ue contribuisce a rendere il Programma uno strumento efficace per favorire il processo di allargamento per i paesi dei Balcani occidentali.Dal 4 aprile è aperta la piattaforma per candidare proposte progettuali che dovranno essere inviate entro le ore 13 di venerdì 30 giugno 2023. Il bando sarà presentato ufficialmente il prossimo 19 aprile a Sarajevo.