Mobilità sostenibile Il 41% dei giovani (fascia 18-31 anni) rinuncerebbe in futuro all’auto privata




È stata pubblicata la seconda edizione della ricerca “Auto & Mobility Barometer”, analisi promossa da Europ Assistance, top player europeo nel campo delle assicurazioni private, in collaborazione con Ipsos, istituto leader nelle ricerche di mercato. L’indagine è stata condotta on line su un campione di 8mila persone in 8 Paesi europei (Italia, Francia, Germania, Belgio, Portogallo, Spagna, Austria e Repubblica Ceca). Lo ha reso noto la compagnia assicurativa tramite un comunicato stampa, ripreso dalle principali testate di settore. 

Dalla ricerca è emerso che gli italiani sono la popolazione che in Europa utilizza di più l'auto privata, ma allo stesso tempo sono coloro con una maggiore sensibilità ambientale, soprattutto nella fascia di età più giovane compresa fra i 18 e i 34 anni, in cui è rilevante la propensione considerarne l'abbandono in futuro, in favore di mezzi più green e sostenibili. I dati sono i seguenti: il 97% degli italiani possiede un’auto di proprietà (il dato più alto in Europa), ma il 41%, soprattutto nella fascia d’età 18-34 anni, sarebbe disposto a rinunciarci.

Sebbene l’auto rimanga il mezzo di trasporto più usato (94%), la ricerca evidenzia come in Italia, al pari del resto d’Europa, si sta assistendo ad una rivoluzione lenta ma costante che vira verso la cosiddetta mobilità dolce: le persone scelgono di spostarsi sempre più con mezzi più sostenibili. Il 43% degli intervistati dichiara di spostarsi a piedi più frequentemente rispetto a cinque anni fa (+30%). La bicicletta a pedali è il mezzo più usato tra quelli non inquinanti, seguita da quella elettrica. Si scelgono anche bici e monopattini in sharing. All’ultimo posto abbiamo i monopattini di proprietà, scelti solo dal 18% degli intervistati. 

(descrizione)

Curiosa in Italia la controtendenza del car sharing rispetto al resto d’Europa: + 9% rispetto al 2022. Lo utilizza attualmente un italiano su 4.

Sono diverse le motivazioni che stanno spingendo gli italiani verso una mobilità soft: in primis il costo dei trasporti (per il 33% delle persone intervistate), seguite da un mutamento delle condizioni familiari ( per il 27%) ed infine per il 25% la spinta al cambiamento verso scelte meno inquinanti è proprio una motivazione ecologica. 

I veicoli elettrici in Italia faticano a crescere anche se le buone intenzioni ci sono: il 44% del campione intervistato ha dichiarato che acquisterebbe una auto elettrica nel 2024. Le principali barriere all’acquisto rimangono i costi, la difficoltà di installare colonnine di ricarica nella propria abitazione o la mancanza di punti di ricarica sul luogo di lavoro e le preoccupazioni per l’autonomia della batteria durante i viaggi lunghi.