Mobilità urbana, due ruote e under 40




Due ruote sempre più protagoniste nella mobilità post-Covid in città. Una ricerca di Kantar Italia, commissionata da Confindustria ANCMA (Associazione Ciclo Motociclo Accessori), è andata ad indagare tra gli under 40 le motivazioni, i bisogni e i driver legati all’acquisto e all’utilizzo in ambito urbano, il rapporto con gli altri mezzi trasporto, ma anche le criticità, le preoccupazioni e le barriere che ne ostacolano ancora la diffusione. Un lavoro condotto sulla base di oltre 1.500 interviste: 1.000 utilizzatori di biciclette e scooter (sia in modalità elettrica che tradizionale), e più di 530 utilizzatori di auto e mezzi pubblici, su centri con più di 80.000 abitanti, che si sono dichiarati concretamente interessati all’acquisto di un mezzo a due ruote.

Per quanto riguarda le due ruote a pedale, dalla ricerca emerge che la bicicletta è sempre più spesso associata ai valori del benessere e del fitness, in aggiunta a quelli dello svago e del tempo libero e forse anche per questo non è possibile identificare il ciclista tipo: la bicicletta soddisfa una varietà di bisogni anche molto diversi tra loro.

L’immagine dello scooter termico ha perso invece la leggerezza e la spensieratezza delle origini: oggi lo scooter è percepito come il principale competitor dell’auto, l’alternativa più efficace alle quattro ruote nel traffico urbano. Quanto allo scooter elettrico, prevale un’immagine razionale, riflessiva, ma ancora molto circoscritta a pochi utilizzatori.

Passando ai numeri, il 2020 è stato un anno di svolta, soprattutto per l’acquisto di mezzi elettrici: il 74% di chi utilizza una e-bike e il 65% di chi usa uno scooter elettrico, infatti, li ha acquistati negli ultimi 4 anni. Le biciclette più utilizzate sono le city trekking (45%) seguite dalle mountain-bike (39%), mentre lo scooter più diffuso da 50 cc a 200 rimane il 125 (48%); gli utilizzatori di motoveicoli elettrici si dividono tra ciclomotori (32%) e scooter (62%).

Biciclette e scooter elettrici si rivelano poi mezzi maggiormente integrabili con il trasporto pubblico locale: in particolare, il 77% dei possessori di una e-bike o di uno scooter a batteria dichiara di utilizzare anche i mezzi pubblici, a dimostrazione dell’utilità di promuovere politiche tariffarie che favoriscano gli utilizzatori delle due ruote elettriche. Lo scooter si conferma in generale il mezzo più “autonomo”: solo il 61% degli scooteristi dichiara di usare tram e autobus.

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Tra le motivazioni pratiche che spingono l’utilizzo delle due ruote, l’efficacia e la facilità negli spostamenti rimane il driver principale: valori superiori all’80% tra gli utilizzatori di bicicletta e fino al 90% tra gli scooteristi. Il contenimento dei costi è la seconda motivazione d’utilizzo dichiarata: 79% tra i possessori di e-bike e 83% tra gli utilizzatori di scooter elettrici.

Per quel che riguarda, invece, le motivazioni di tipo emozionale, l’impatto ambientale è il driver principale per l’89% degli utilizzatori di bici tradizionali e per l’83% dei possessori di uno scooter elettrico, mentre si ferma al 61% per gli utilizzatori di scooter termico.

Particolarmente significativo il livello di soddisfazione degli utenti di tutte le tipologie di due ruote: circa il 90% dei possessori si dichiarano molto o abbastanza soddisfatti. Il dato va letto in controluce rispetto alla valutazione dell’auto, percepita dagli utilizzatori come il mezzo più comodo e facile da utilizzare, ma al tempo stesso fonte di stress nel traffico e lontano dalla sfera emotiva del possessore.

Il livello di soddisfazione cala sensibilmente se si considera la sicurezza percepita dagli utilizzatori, soprattutto nel caso delle biciclette tradizionali: solo il 60% dei ciclisti tradizionali si sente sicuro. Fa eccezione lo scooter elettrico, che, forse a causa dell’immagine di pacatezza che accompagna la mobilità a zero emissioni, raggiunge valori dell’80%.

Infine, tra i motivi di particolare preoccupazione per gli utilizzatori di due ruote, le strade dissestate, la presenza di buche, la paura di essere investiti. Per i possessori di mezzi elettrificati emerge la paura di furti, probabilmente a causa del maggior valore di un veicolo a batterie.