Si tratta di una Tesla Model X, presentata presso la sede del Compartimento di Polizia Stradale per il Veneto, in occasione dell’inaugurazione del nuovo Centro Operativo Autostradale, intitolato alla memoria di Antonio Niedda, Vice Brigadiere del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, caduto in servizio a Padova, vittima del terrorismo, il 4 settembre 1975. Presenti, tra gli altri, il Capo della Polizia Vittorio Pisani, accompagnato dai dirigenti della Questura e del Compartimento, con i vertici CAV. Acquistata da Concessioni Autostradali Venete ad uso operativo della Polstrada di Venezia, nell’ambito di una gara d’appalto indetta per la fornitura di un veicolo a zero emissioni, la nuova vettura della Polizia Stradale abbina gli aspetti più green dei moderni mezzi elettrici a soluzioni tecnologicamente avanzate: il nuovo mezzo, infatti, è in grado di coniugare prestazioni su strada altamente performanti ma sostenibili, nel rispetto della configurazione operativa dei mezzi di Polizia attualmente in uso.
La Tesla Model X della Polstrada di Venezia è un’auto ad alta efficienza operativa, dotata di una batteria da 100 kWh che permette il funzionamento di tutti gli apparati di bordo ed è in grado di raggiungere una velocità massima di 262 km/h, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi. Il veicolo, la cui entrata in servizio è prevista all’inizio del 2024, permetterà di implementare i servizi di controllo e sicurezza sulle tratte di competenza di CAV (A4 Padova-Venezia, Passante di Mestre, A57 Tangenziale di Mestre e Raccordo Marco Polo), attraversate ogni giorno da 210 mila veicoli.
La proposta di introdurre, in via sperimentale, un veicolo elettrico per i servizi di polizia stradale era stata presentata da CAV al Ministero dell’Interno, con l’obiettivo di mettere su strada un mezzo comunque in grado di eseguire tutti i servizi garantiti oggi dalle auto di pattuglia con motore endotermico. La scelta, ricaduta poi su Tesla, consente di affiancare alle necessità operative di un veicolo della Polizia Stradale, con dotazioni, impianti e allestimenti speciali esterni ed interni, l’aspetto ambientale perseguito dalla Società, impegnata da tempo nell’aggiornamento del proprio parco mezzi con nuovi veicoli a zero emissioni, in particolare con trazione elettrica.
Ne è un esempio la Mobile Control Room, la sala operativa mobile di CAV altamente tecnologica e completamente elettrica, in grado di replicare sul campo tutte le funzionalità del Centro operativo di Mestre. Insieme all’elettrificazione dei propri veicoli e di quelli della Polizia Stradale, CAV sta implementando anche i punti di ricarica, sia nella propria sede di Marghera, alla barriera di Venezia Mestre, che lungo la rete gestita, con colonnine a servizio dell’utenza previste in corrispondenza delle uscite autostradali di Padova Est, Spinea e Preganziol, tutte fruibili H24 e accessibili anche dalla viabilità ordinaria. Postazioni di ricarica rapida saranno presto disponibili anche nelle aree di servizio di Arino Est ed Ovest e Marghera Est.
«L’entrata in servizio di questo mezzo – spiegano la Presidente di CAV Monica Manto e l’AD Maria Rosaria Anna Campitelli – risponde a due importanti obiettivi di CAV: da un lato la sostenibilità ambientale, che ormai coinvolge tutte le attività aziendali, dall’altro l’efficienza tecnologica, in questo caso al servizio della sicurezza sulle nostre autostrade. Un aspetto che ci vede lavorare ogni giorno fianco a fianco con la Polizia Stradale: questo investimento è anche un modo per rafforzare una collaborazione preziosa, per la quale ringraziamo dirigenti e operatori, per il loro costante impegno sia su strada che nelle sempre più frequenti occasioni di educazione e sensibilizzazione».