Pronto il circuito dell'Arena del Futuro Ora via alla verifica delle prestazioniLe corsie cablate DWPT per la ricarica elettrica di A35 Brebemi e partner sono realtà




Dopo anni di intensi ed approfonditi studi “Arena Del Futuro”, il circuito costruito da A35 Brebemi con la collaborazione di partner internazionali, istituzioni pubbliche e Università, è ora una realtà. I primi test effettuati stanno dimostrando come la transizione ecologica nel mondo della mobilità, passi attraverso la rivoluzionaria ricarica elettrica ad induzione dinamica. 

Per l’occasione Veronica e Marco Squinzi, amministratori delegati di Mapei, partner del progetto, hanno, rispettivamente, dichiarato: “Mapei vede in questa sperimentazione una forte spinta innovativa per il Paese nel segno della sostenibilità. ‘Arena del futuro’ è anche un esempio virtuoso di come la collaborazione tra imprese e istituzioni pubbliche possa contribuire a tracciare la strada verso una mobilità e un’edilizia sempre più green”. “Abbiamo messo a disposizione le nostre specifiche competenze e tecnologie sviluppate nel campo degli additivi per conglomerati bituminosi e prodotti chimici per le costruzioni. In collaborazione con gli istituti universitari coinvolti abbiamo contribuito a rendere gli strati della pavimentazione stradale più durevoli e compatibili alla presenza di campi magnetici localizzati”.

È terminata con successo tra fine novembre e inizio dicembre, in concomitanza con Asphaltica, la costruzione e l’implementazione tecnica del circuito della lunghezza di 1.050 metri, alimentato con una potenza elettrica di 1 MW. “Arena del Futuro” è dunque pronta per la constatazione sul campo della validità dell’innovativa tecnologia impiegata, i primi veicoli alimentati con questo sistema hanno macinato chilometri di test, con risultati più che incoraggianti.

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Il sistema DWPT (Dynamic Wireless Power Transfer), utilizzato dal gruppo di tecnici altamente specializzati appartenenti alle aziende partecipanti al progetto, si sta confermando come il miglior candidato nel dare risposte immediate e concrete alle necessità di decarbonizzazione e sostenibilità ambientale nel settore della mobilità. Una tecnologia e un impiego indirizzato ad anticipare, attuare e velocizzare la transizione ecologica rispondendo alle logiche che il mondo richiede in termini di difesa dell’ambiente.

Dopo questo primo periodo ha inizio, da ora, la terza fase della sperimentazione. La prima ha interessato e identificato la miglior tecnologia legata all’elettrificazione stradale disponibile a livello globale, la seconda è stata pianificata per lo sviluppo fisico del circuito. Quella attualmente in corso è determinate e riguarda la verifica delle prestazioni sulle importanti tecnologie adottate.

Grazie al DWPT, i veicoli elettrici possono ricaricarsi viaggiando su corsie cablate grazie ad un innovativo sistema di spire posizionate sotto l’asfalto. Questa tecnologia è adattabile a tutti i veicoli dotati di un apposito “ricevente” che trasferisce direttamente l’energia necessaria a far caricare e far viaggiare gli stessi, per un sistema di mobilità a “zero emissioni”.

La connettività avanzata mediante tecnologie IOT (Internet of Things) studiate in loco, garantirà la massima sicurezza stradale consentendo alle autostrade e alle strade di divenire smart e dialogare con i veicoli che la percorrono. La pavimentazione stradale è stata studiata e realizzata per renderla più durevole senza alterare l’efficienza e l’efficacia della carica induttiva. Inoltre la sperimentazione consentirà ai partner universitari di valutare attentamente i possibili grandi vantaggi ambientali e i benefici economici che deriveranno dalla DWPT e dalla SWPT (o ricarica statica, sperimentata per veicoli fermi o parcheggiati).

Questa realizzazione è il primo esempio di innovazione collaborativa per la mobilità a “zero emissioni” di persone e merci, che vede cooperare A35 Brebemi - Aleatica, ABB, Electreon, FIAMM Energy Technology, IVECO, IVECO BUS, Mapei, Pizzarotti, Politecnico di Milano, Prysmian, Stellantis, TIM, Università Roma Tre, Università di Parma, Vigili del Fuoco e Polizia Stradale. La tecnologia è stata recentemente inserita dalla prestigiosa rivista TIME come una delle 100 invenzioni più importanti del 2021.

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